Definire la sede: meta-diafisi dell’omero o del femore prossimale, nell’adulto anche a livello epifisario; calcagno. Non oltrepassa mai la piastra di accrescimento.
Descrivere l’aspetto della lesione: osteolisi geografica a margini definiti, setti interni; aspetto trabecolato, addensante, plurilobulato in fase tardiva;
Descrivere l’interfaccia reattiva (sclerosi marginale perifocale);
Descrivere lo stato dell’osso corticale (corticale assottigliata, rigonfia in fase iniziale attiva);
L’esame TC è utile per la caratterizzazione della lesione;
Individuare l’attività biologica in base alla sede ed allo stato dell’osso peri-lesionale (forma attiva prossimale alla fisi, forma latente lontana dalla fisi nell’adulto);
Segnalare la presenza di possibili complicanze come fratture ossee (fallen fragment sign);
Descrivere il comportamento all’esame RM: segnale tipico del fluido, variabile in caso di frattura con stravaso ematico ed eventuale stratificazione che può determinare multipli livelli fluido-fluido (d.d. cisti aneurismatica);
Di solito non è presente edema osseo, a meno che non si complichi con una frattura.
Considerare possibili diagnosi differenziali (cisti ossea aneurismatica, lipoma del calcagno).
Prof. Antonio Barile, Dr.ssa Marzia Giordano
21 Febbraio 2022