Quesiti al medico radiologo. Fibroma non ossificante (FNO)

Definire la sede: femore distale (tipicamente in regione postero-mediale), tibia prossimale o distale; si localizza in posizione eccentrica, intra- o iuxta-corticale, metafisaria o meta-diafisaria.

Descrivere l’aspetto della lesione: area di osteolisi geografica, a margini ben definiti, di morfologia ovalare con l’asse lungo parallelo all’asse lungo dell’osso e dimensioni variabili.

Considerare la diagnosi differenziale con il Difetto fibroso della corticale (sede esclusivamente intra-corticale, dimensioni ridotte, risoluzione sclerotica).

In relazione alla maturità della lesione può variarne l’aspetto:

  • Difetto litico unico apparentemente concamerato;
  • Difetto litico multiplo disseminato;
  • Difetto misto;
  • Difetto addensato (fase conclusiva).

Descrivere l’interfaccia reattiva: sottile sclerosi periferica;

Descrivere lo stato dell’osso corticale (assottigliata, rigonfia).

Non è presente alcuna reazione periostale.

La radiologia tradizionale permette la caratterizzazione della lesione.

Può essere utile un approfondimento con esame TC in caso di forme atipiche a crescita lenta per seguirne l’evoluzione fino alla sclerosi.

Specificare l’associazione con eventuali esostosi ossee ed i rapporti con esse (di solito al ginocchio).

Segnalare la presenza di eventuali fratture ossee.

All’esame RM lo studio della lesione può documentare segnale variabile, dipendente dallo stato di maturità e dalla composizione:

  • T1: segnale iperintenso se prevale la componente adiposa, segnale ipointenso se prevale la componente fibrosa;
  • T2: segnale iperintenso in fase di maturazione precoce, segnale ipointenso in fase avanzata.

Normalmente è assente edema osseo peri-lesionale.

Il m.d.c. e.v. è utile in caso di caratteristiche atipiche della lesione (sede atipica, età > 40 aa, presenza di edema osseo).

Prof. Antonio Barile, Dr. Francesco Arrigoni, Dr.ssa Marzia Giordano

24 Gennaio 2022

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