Controllo precoce
RX diretta addome e torace
- Documentare la posizione della banda radiopaca
- Escludere uno pneumoperitoneo
- Escludere lesioni della milza, fegato o vasi sanguigni, complicanze polmonari
RX esofago-stomaco con mdc idrosolubile
- Escludere spandimenti extraluminali del mdc da perforazione
- Documentare il corretto posizionamento del bendaggio
- Calcolare l’angolo formato tra l’intersezione dell’asse verticale del rachide e l’asse trasverso del bendaggio, tracciando una linea che passi tra i punti più convessi dell’anello. L’angolo deve essere compreso tra 4° e 58°; oltre vi è scivolamento del bendaggio o cattivo posizionamento
- Documentare il diametro della camera gastrica superiore (ottimale se circa 4 cm)
- Documentare il diametro del lume ottenuto con il bendaggio, circa 3-5 mm si considerano ottimali.
TC con mdc per os ed ev
- Può essere richiesta solo per escludere lesioni della milza, fegato o vasi sanguigni, perforazione dello stomaco o dell’esofago procurate durante l’intervento chirurgico.
o complicanze polmonari.
- Visualizzare il bendaggio attorno allo stomaco prossimale, il tubo che lo connette al port sottocute della parete addominale.
- Valutare i tessuti peri-gastrici e l’integrità dei parenchimi contigui.
Controllo tardivo
- Documentare il corretto posizionamento del bendaggio
- Documentare il diametro della camera gastrica superiore (ottimale se di circa 4 cm)
- Documentare il diametro del lume ottenuto con il bendaggio, circa 3-5 mm si considerano ottimali.
- Documentare il regolare transito attraverso lo stoma
- Escludere le seguenti complicanze:
- reflusso gastroesofageo, nel 34% con disfagia ed esofagite, nel 9%
- migrazione del bendaggio e/o dilatazione della tasca gastrica, nel 24%
- occlusione del neostoma, con ostruzione dello sbocco del bendaggio gastrico, nel 14%
- malposizionamento del bendaggio
- dilatazione della pouch, nell’11%
- volvolo
- erosione intraluminale del bendaggio
- sgonfiamento spontaneo del bendaggio, <1%
- complicanze minori quali pancreatite, ernia in sede d’incisione chirurgica, colecistite, lesioni della milza.
Prof. Roberto Grassi, 13 Gennaio 2022
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