Peristalsi
Descrivere l’entità e l’efficacia della pompa esofagea. Descrivere il diametro del lume esofageo che talora tende ad aumentare (normale max 3 cm)
Transito al Rx
Descrivere la modalità di transito attraverso la fundoplicatio e l’eventuale ristagno in sede distale. Valutare se presente di nuovo reflusso.
Esofago sopradiaframmatico:
Se è stata eseguita una miotomia, l’esofago sottoposto alla pressione negativa intra-toracica può essere sede di ernie mucose, cioè una estroflessione della sola mucosa esofagea attraverso la breccia muscolare resecata. Esse vanno descritte per ampiezza, dimensioni e regolarità dei margini perché l’irregolarità di quest’ultimi documenta esiti di flogosi e di aderenze con fibrosi, con recidiva di una sintomatologia similare a quella pre-operatoria.
Esofago sottodiaframmatico non sottoposto a plicatio
La lunghezza dell’esofago sottodiaframmatico, miotomizzato o non e non sottoposto a plicatio, va descritta. L’incremento della pressione addominale positiva su di esso durante uno sforzo contribuisce al meccanismo anti-reflusso. 1-2 cm sono sufficienti.
Esofago sottoposto a plicatio
Descrivere la lunghezza dell’esofago sottodiaframmatico, miotomizzato o non, sottoposto a plicatio. Una lunghezza compresa tra 3-5 cm è efficace.
Tipo
Descrivere il tipo di fundoplicatio, ad esempio sec. NISSEN o DOR. È di aiuto valutare la tipologia di plastica in LL. Se dopo l’assunzione del mdc l’esofago descrive una curva che si allontana dallevertebre (“a scalino”) si tratta di una plastica posteriore, cioè a 360 gradi, secondo Nissen; se descrive un decorso più aderente alle vertebre si tratterà di una plastica solo anteriore, cioè 180 gradi, secondo Dor.
Prof. Roberto Grassi, 13 Gennaio 2022