Quesiti al medico radiologo. Nodulo tiroideo

L’esame ecografico è la metodica ottimale di primo approccio per lo studio della tiroide.

Descrivere l’aspetto generale del parenchima tiroideo: misure tridimensionali del lobo destro e sinistro, diametro AP dell’istmo, ecostruttura parenchimale;

Descrivere la presenza di eventuali noduli (4 noduli principali), la sede (lobo destro, lobo sinistro, istmo) e le rispettive dimensioni;

Descrivere l’ecostruttura del nodulo (solido, fluido, misto) e l’ecogenicità (isoecogena, ipoecogena, iperecogena);

Descrivere l’aspetto della lesione: dimensioni, estensione, margini (regolari, irregolari, sfumati, ben definiti), eventuale presenza di alone periferico (regolare, irregolare, localmente ispessito), morfologia (riportare i 3 diametri), eventuale estensione extracapsulare (criterio altamente suggestivo di malignità)

Descrivere il segnale della lesione al CD o PD: vascolarizzazione intranodulare, flusso perinodulare, assenza di lesione (in particolare, evidenziare eventuale vascolarizzazione anarchica o irregolare, criterio di malignità)

Segnalare la presenza di calcificazioni e descriverne l’aspetto: microcalcificazioni (suggestive per carcinoma papillare), macrocalcificazioni di parete (ad “egg shell”, ad “iceberg”) e/o macrocalcificazioni intranodulari;

Segnalare e descrivere (morfologia, numero, dimensioni) l’eventuale presenza di linfoadenopatie latero-cervicali o peri-lesionali.

È utile il confronto con esami precedenti e/o follow up a 6 mesi per valutare il rate di crescita della lesione.

Individuare lo score TI-RADS in funzione dei criteri ecografici riscontrati.

Si possono utilizzare sia lo score ACR-TIRATS che lo score EU-TIRADS. Entrambi catalogano i noduli in base ad un criterio di rischio in 5 categorie:

ACR-TIRADS

  • TI-RADS 1: nodulo benigno
  • TI-RADS 2: nodulo probabilmente benigno
  • TI-RADS 3: nodulo con medio rischio di malignità
  • TI-RADS 4: nodulo con moderato rischio di malignità
  • TI-RADS 5: nodulo con alto rischio di malignità

EU-TIRADS

  • TI-RADS 1: assenza di noduli
  • TI-RADS 2: nodulo benigno
  • TI-RADS 3: nodulo con basso rischio di malignità
  • TI-RADS 4: nodulo con rischio intermedio di malignità
  • TI-RADS 5: nodulo con alto rischio di malignità

I criteri ecografici di sospetto dei noduli tiroidei, valutati singolarmente nei TIRADS, sono:

  • Presenza di microcalcificazioni
  • Ipoecogenicità (moderata o marcata)
  • Lesione solida o prevalentemente solida
  • Margini irregolari
  • More tall than wide (diametro AP maggiore del diametro TT in scansione trasversale)
  • Vascolarizzazione anarchica o irregolare al Color Doppler-PD
  • Velocità di crescita da valutare con follow up
  • Presenza di linfoadenopatie latero-cervicali sospette

È necessario, secondo la classificazione ACR-TIRADS, un approfondimento diretto mediante FNA dei noduli:

  • TR3 > 2,5 cm o > 1,5 cm al follow up
  • TR4 > 1,5 cm o > 1 cm al follow up
  • TR5 > 1 cm o > 0,5 cm al follow up

È utile una valutazione mediante elastosonografia sia shear-wave che strain. La normale consistenza del parenchima tiroideo è di 10 +/- kPa; Un nodulo di consistenza di 63 +/-36 kPa è suggestivo per natura maligna dello stesso. Valori più Bassi orientano per una lesione benigna

L’elastosonografia STRAIN classifica i noduli tiroidei in 4 gruppi, su base colorimetrica evidenziata nella ROI

  • Grado I: lesione omogeneamente SOFT
  • Grado II: lesione prevalentemente SOFT
  • Grado III: lesione prevalentemente HARD
  • Grado IV: lesione omogeneamente HARD

Prof. Gianfranco Vallone, Dott. Paolo D’andrea, Marzia Giordano 14 Febbraio 2022

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