Protocollo di Refertazione

Il referto radiologico può essere strutturato o narrativo.

Nel referto strutturato i reperti vengono descritti secondo una successione predeterminata con aggettivazioni obbligate.
Esso presenta il vantaggio di obbligare la descrizione di tutti i reperti considerati indispensabili, essere quindi esaustivo, e di facilitare la comunicazione tra medici radiologi, tra medici radiologi e medici specialisti di altra disciplina, tra medici e pazienti.
Ha lo svantaggio di essere percepito come rigido e complesso.

Il referto narrativo lascia viceversa al medico radiologo la libertà di descrivere quali reperti, con quali aggettivazioni, e nella sequenza a lui gradita. Presenta il vantaggio di essere di più facile redazione.
Ha lo svantaggio di poter tralasciare reperti utili alla prognosi od al planning terapeutico del paziente e di essere di più complessa lettura ed interpretazione da parte di altri medici specialisti e dai pazienti.

Ad oggi i referti narrativi sono largamente diffusi mentre tarda l’implementazione capillare di referti strutturati che rappresentano certamente l’obiettivo da raggiungere in tempi più brevi possibili.

protocolli di Refertazione intendono quindi rappresentare una tappa intermedia tra il referto narrativo, ancora oggi il più diffuso, ed il referto strutturato.

I protocolli di refertazione possono aiutare il medico radiologo nella formulazione del referto narrativo suggerendo un’elencazione ordinata dei reperti ma lasciando la discrezionalità nella scelta dell’ordine e dell’aggettivazione di ognuno di essi.