VALUTAZIONE PRIMA DIAGNOSI
Proiezione LL
Valutare l’elevazione del velo pendulo mentre il paziente pronuncia la parola “candy”; se inadeguata, può causare reflusso nel rinofaringe
Proiezione AP
Valutare l’adduzione delle corde vocali mentre il paziente pronuncia la lettera “e” in modo prolungato; se inadeguata, indica paralisi di una o entrambe le corde vocali.
Proiezione LL con mdc
- Valutare se il bolo è trattenuto nella cavità orale. Segnalare fuoriuscite del mdc dalla rima labiale o cadute posteriori in faringe. La caduta posteriore può portare ad aspirazione pre-deglutitoria perché non innesca il riflesso deglutitorio e di conseguenza non si mettono in atto i meccanismi di protezione.
- Valutare la capacità propulsiva della lingua. Se ridotta riflette la difficoltà nell’innesco della deglutizione
- Valutare la peristalsi faringea. L’assenza del movimento della parete posteriore indica paralisi
- Valutare il ribaltamento dell’epiglottide che durante il riflesso deglutitorio chiude il vestibolo laringeo impedendo l’aspirazione intra-deglutitoria. Una inadeguata elevazione dell’osso ioide e della laringe non consentono un corretto ribaltamento
- Descrivere se si evidenziano fenomeni di aspirazione o penetrazione
La penetrazione è l’ingresso del mdc in laringe durante la deglutizione senza che superi la rima glottica; se supera la rima glottica si parla di aspirazione.
L’aspirazione può essere:
– pre-deglutitoria: avviene prima che si inneschi il riflesso deglutitorio
– intra-deglutitoria: avviene durante il riflesso deglutitorio
– post-deglutitoria: avviene dopo che è terminato il riflesso deglutitorio - Segnalare eventuali residui post-deglutitori e la loro localizzazione. Sedi più frequenti sono i seni piriformi, le vallecole glosso-epiglottiche diverticoli e tasche faringee. Un residuo si svuota tardivamente e può essere causa di aspirazione post-deglutitoria.
Proiezione AP con mdc
Valutare la simmetria nel transito del bolo e segnalare eventuali ristagni monolaterali. Un ristagno monolaterale associato ad assenza della peristalsi omolaterale indica una paralisi monolaterale della muscolatura faringea.
VALUTAZIONE POST-CHIRURGICA
Interventi
Cordectomia laser
Resezione limitata alla porzione superficiale della corda vocale, ottimizzando il risultato vocale.
Laringectomia totale
Viene asportata l’intera laringe, incluso l’osso ioide, l’epiglottide, la cartilagine tiroidea e due o tre anelli tracheali. La laringectomia totale richiede una stomia tracheale permanente, perché la laringe non è più presente. Il paziente perderà completamente la voce, ma avrà una deglutizione normale.
Può presentare disfagia secondaria a stenosi faringea ed esofagea cervicale.
Laringectomie parziali
- Crico-ioido-pessia (CIP): si asporta tutta la porzione sopra-cricoidea della laringe conservando una o entrambe le aritenoidi, viene effettuata una pessia della cartilagine cricoide all’osso ioide.
- Crico-ioido-epiglotto-pessia (CIEP): si asporta la parte sopra-cricoidea con conservazione della porzione mobile della epiglottide e di una o di entrambe le aritenoidi, con conseguente pessia delle parti restanti all’osso ioide.
- Laringectomia sopraglottica: si asporta l’osso ioide, l’epiglottide e le false corde vocali. Le vere corde vocali, la cartilagine cricoide e la trachea rimangono intatti.
- Emilaringectomia: La cartilagine tiroidea della laringe viene sezionata sulla linea mediana del collo e si asporta anche una corda vera, una corda falsa, la cartilagine aritenoide e metà della tiroide.
Dopo tutti gli interventi di laringectomia parziale, nella trachea viene lasciata una cannula trachostomica che viene rimossa dopo 10-15 giorni permettendo alla stomia di chiudersi. Inizialmente la nutrizione è erogata attraverso un sondino naso gastrico.
Una complicanza potenziale è l’aspirazione.
RX senza mdc
Valutare posizione del SNG
Segnalare eventuali addensamenti polmonari di tipo flogistico
RX con mdc baritato
Valutare se vi è aspirazione.
Conclusioni
Alla fine dell’indagine è possibile individuare manovre o posizioni di compenso, magari in presenza di logopedista e/o manometrista, per ridurre la disfagia
Prof. Roberto Grassi, 10 Gennaio 2022
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