Quesiti al medico radiologo. Ernia esofagea iatale assiale

Sede del cardias:

Descrivere se in sede sottodiaframmatica o sovradiaframmatica.

Se sottodiaframmatico indicare se è

  1. Ben ancorato (è presente la rosetta radiale, le pliche corte radiali, le pliche lunghe della piccola curvatura)
  2. In sede (scompare la rosetta mucosa)
  3. Risalito (le pliche lunghe della piccola curvatura decorrono parallele attraverso la presunta sede del cardias e tendono a confluire in un punto ma sempre sottodiaframmatiche)

Se sovra diaframmatico sono assenti i precedenti reperti e l’esofago distale appare inginocchiato

Il cardias può essere mobile e l’ernia diventa intermittente. Provocare l’erniazione con l’assunzione di polveri effervescenti

Disegno mucoso esofageo:
Descriverne l’integrità e valutare la presenza di reflusso gastroesofageo per incompetenza del LES.  Tale condizione determina esofagite distale, che si caratterizza per ispessimento distale delle pliche che appaiono corte e parallele.

Fondo, corpo gastrico, piloro e duodeno: 
Descrivere la loro permanenza in sede sottodiaframmatica

Reflusso:
 Descrivere se  saltuario, costante, modesto (solo esofago distale) e massivo (tutto il corpo esofageo)

Colletto diaframmatico:
Misurare ampiezza perché rappresenta indicazione per eventuale iatoplastica

Diametro massimo dell’ernia:
Misurare il massimo grado di estensione

Riducibilità:
Descrivere se riducibile o irriducibile. In quest’ultimo caso documenta la presenza di aderenze, che condizionano l’approccio chirurgico.

Obiettivi: Le indagini radiologiche sono le uniche a documentare la tipologia di ernia iatale e condizionano la scelta chirurgica

Prof. Roberto Grassi, 10 Gennaio 2022

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