L’esame ecografico è di primo approccio (sede, estensione, ecostruttura, comprimibilità, eventuale comportamento al Power-Doppler, eventuale borsite associata).
L’esame RM è utile per confermare la diagnosi ed eventualmente caratterizzare la lesione.
Definire la sede (tipica al III spazio intermetatarsale, versante plantare);
Descrivere l’aspetto della lesione: non ha l’aspetto tipico delle lesioni della serie nervosa (schwannoma, neurinoma) poiché in realtà è un nodulo fibroso di dimensioni contenute, margini regolari;
Descrivere l’intensità di segnale nelle principali sequenze RM:
- Bassa intensità di segnale nelle sequenze T1-pesate
- Bassa intensità di segnale nelle sequenze T2-pesate e Fat-Sat
- Alta intensità di segnale nelle sequenze GE
- Alta intensità di segnale dopo m.d.c.
- In genere tende ad assumere segnale dopo m.d.c. (meglio se si utilizzano sequenze Fat-Sat)
Descrivere lo stato dei tessuti molli limitrofi (borsiti associate, edema del sottocute);
Considerare eventuali diagnosi differenziali (borsite intermetatarsale).
N.B.: il neuroma di Morton, come causa di metatarsalgia, è un’entità non molto frequente (circa il 30% dei casi).
Prof. Antonio Barile, Dr.ssa Marzia Giordano
21 Febbraio 2022
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